sabato 29 giugno 2013

Da Chartres al parco di Chiesnaie

Da Chartres al parco di Chiesnaie 29 giugno Km 44 totale 1211

Giornata che inizia tardi, colazione ale 08 in ostello quindi verso le 09 sono in strada.
Il tempo non è dei migliori ma per camminare, a parte la leggera pioggerellina autunnale, va benissimo per camminare.
L'uscita dalla città e' semplice ed in meno di 20 minuti sono sulla strada per Sours, poco meno di 10 km che percorro in un'ora e 40, nonostante le gambe doloranti, stamane funzionano bene e non avverto ancora la fatica.
Dovrei arrivare ad Angerville, secondo la segnaletica stradale sono 48 km circa, secondo il GPS circa 39, staremo a vedere.

Il panorama all'inizio non è per nulla interessante, la fitta pioggerella, pare più una nebbia alquanto rada, ma densa quel tanto che basta a non trovare spunti per delle foto.
L'esperienza di Chartres mi ha lasciato con un poco di amaro in bocca, 
Ci sono passato per quella città, per visitare la famosa e tanto decantata cattedrale, ci sono passato per fare il giro del labirinto, per visitare la cripta, per capire il motivo di tanta attenzione, soprattuto da parte dei non credenti, per questo luogo: delusione!

Ci son andato con la mente sgombra da pregiudizi, con la convinzione di trovare qualche cosa, non so cosa ma qualche cosa pensavo di poter trovare, probabilmente "l'errore" e' stato proprio quello di andarci pensando.
Son entrato nell'edificio e per prima cosa mi sono portato nei pressi del labirinto, sono rimasto un attimo a guardarmi attorno, mi sono seduto ed ho atteso che l'ispirazione mi prendesse, intanto osservavo chi all'Interno stava facendo il suo giro, cercando di capire se provassero veramente delle sensazioni, se quelli che parevano in estasi lo fossero o se solo fingessero.
Son rimasto li una ventina di minuti poi al momento di andarmene spinto non so da cosa ho iniziato pure io il giro, mi sono accodato ad una persona che andava lentamente quindi mi son concentrato: venti minuti di nulla totale!

Alla fine ho preso la bussola per capire se qualche cosa ci fosse, assolutamente niente la bussola funzionava alla perfezione, nessuno sbalzo nessun sussulto, tutto a posto.
Al pomeriggio son andato a visitare la cripta, 15 minuti di visita ad un monumento!
Ho avuto modo di parlare con una signora italiana, che si è detta essere un dottore e che appassionata di questi documenti si diceva ottima conoscente di questo argomento e che effettivamente alla parola lo ha dimostrato, ma nemmeno lei è riuscita a dare risposta ad alcune domande, tutti si nascondono dietro al MISTERO quando non hanno un cavolo da dire.
A Sours il tempo di un te scrivere le poche parole qui sopra e via.
Esco dal bar ed ha smesso di cadere la pioggia, in compenso c'è un forte vento che rinfresca l'aria, mi fermo nel vicino panificio per una baguette e via.

come dicevo il percorso di oggi ha poco da offrire come panorama, cambia poco, coltivazioni di cereali ed ogni tanto una di piselli e forse di tabacco, pare bieta...
Man mano che mi allontano da Chartres il traffico diminuisce e ad un certo punto dopo Francorville pare di essere su una delle strade della Voie Verte, all'ingresso di Voise mi fermo per mangiare qualche cosa.

Oggi ho camminato come non mai in questi giorni ed ho percorso 24 km in 4 ore e 2 minuti, non sono stanco e le gambe reggono bene, quindi continuo imperterrito.
Senteuil, Ouarville, Gouillons e Bauderville sono solo alcuni centro abitati che si trovano tra me e la meta di oggi.
Continuo ad attraversare questi magnifici campi di cereali e mi perdo tra il canto degli uccelli ed il rumore che le spighe fanno mosse dal vento, poi all'improvviso un rumore d'acqua, è un irrigatore che bagna un campo di patate... patate? Grano? cavolo che voglia di un bel piatto di gnocchi conditi con burro fuso e salvia e ricoperti di una abbondante "pioggia" di ricotta affumicata, per non parlare poi della pizza del ristorante Autogrill di Tricesimo, vero Ondina?!?!?!  

Ad Angerville ci arrivo che sono le 17.30 circa e trovo delle indicazioni che mi danno due diversi campeggi in diverse direzioni, prima di decidere mi fermo per fare spesa per la cena.
Fatto ciò decido di proseguire verso Pithiviers, uno dei campeggi è in quella direzione che è poi quella che seguirò domani.

Giunto all'altezza di Andonville mi trovo un attimo in difficoltà in quanto ci sono due diversi cartelli che indicano il campeggio ed entrambi nella stessa direzione con nome diverso, mi faccio forza e vado avanti, dopo circa 3 km, e dopo avere chiesto, arrivo ad un campeggio in mezzo ad un bosco ed in un posto isolato, sarà che è sabato, ma i clienti non mancano.

venerdì 28 giugno 2013

Chartres visita alla cattedrale.

Chartres e visita alla cattedrale.

Scrissi ieri che oggi avrei parlato della cattedrale, ecco:
Questo e' lo spettacolo che danno ogni sera e sarà così fino al 21 settembre.


giovedì 27 giugno 2013

Da Illieres crombay a Chartres

Da Illiares Crombay a Chartres 27 giugno 35 km totale 1167

Parto verso le 07:40, voglio arrivare presto, mi fermo al panificio per la colazione e chiedo.
Il panettiere mi dice che la distanza tra la ciclabile e la statale è di poco diversa e che naturalmente è meglio la ciclabile, sono d'accordo, quindi mi avvio su quella.

Il tracciato in pratica è solo e semplicemente la continuazione di quello di ieri, solo che oggi proprio di bosco nemmeno l'ombra.
Anche il tempo meteorologico ricalca quello di ieri e dell'altro ieri, mattinata con nubi scarse che aumentano sulla tarda mattinata per diradarsi di nuovo verso le 13 e riprendere sul più tardi, il tutto accompagnato da una lieve brezza, che rinforza non appena una nube nasconde il sole abbassando di molto la temperatura, ed in maniche di camicia non è il massimo che si possa chiedere, comunque diciamo che nel complesso è buono per camminare, si suda poco e si cammina con meno fatica.

Ogni tanto chiedo quanto manca a Chartres, in quanto poco mi fido del GPS, ma soprattutto perché la gente del posto deve avere strane idee sul posto dove vive e del senso della misura.
Comunque le indicazioni non mancano e già in lontananza si intravedono le torri campanarie della cattedrale, e questo mi fa pensare che oramai sono prossimo: seeee sto par de ciufoli!!!
Chiedo e mi dicono che mancano circa 10 km, richiedo e mi dicono che  ne mancano poco più di 6, sbagliano entrambi per difetto.

Ad un certo punto la pista raggiunge la statale e l'affianca fino all'abitato di Lucè, e quasi giuntovi leggo un cartello che mi dice che mancano ancora più di 9 km, e questo dopo circa 4 km che ho chiesto l'ultima volta.
In questo punto la pista fa una deviazione a destra, strano, penso, siamo quasi arrivati, ma non è tutto, si allontana proprio del tutto dalla città: secondo me l'ingegnere è lo stesso non ci può essere dubbio viste le condizioni.

Ad un certo punto lo vedo, la a circa 300 m, bello ed invitante con la sua "veste" viola, e questa stupida strada che mi allontana da esso, non posso mancare l'occasione, stavolta proprio no!
Decido che ritornare non conviene, quindi seguo per un certo tratto le indicazioni, quindi taglio a sinistra immettendomi su una strada che mi riporta dove vorrei, svolto ancora a sinistra e mi immetto su un'autostrada, stavolta non lo manco. 
Ci cammino per circa 1 km e mezzo, non mi importa se arriva la polizia, insisto fino a quando decido che ho insistito molto, quindi cerco un varco tra la folta vegetazione che mi separa dalla zona industriale, lo trovo e sorpresa me lo ritrovo davanti, finalmente!!!

Mi ci fermo circa un'ora, quindi riparto soddisfatto per raggiungere la mia meta.
Mancano ancora circa 4 km, mi inoltro per le vie cittadine fino a raggiungere la cattedrale, la prima impressione è stata: "Cosa aveva di di così piccolo sto vescovo da compensare con una così grande costruzione?"
Ma della cattedrale ne parlerò domani, mi ci fermo su consiglio di Paolo.

Da Nogent le Rotrou a Illiers Combray

Da Nogent le Rotrou a Illiers Combray 26 giugno 45 km totale 1132

L'umidità della notte si è fatta sentire tutta ed il freddo, seppur non esagerato penetra profondamente.
Le mani stentano a scaldarsi, devo indossare oltre la felpa pure la giacca a vento pure oggi, mi faccio immediatamente una tazza di te.
Una delle cose alle quali sono costretto in questi giorni e' l'asciugatura del telo impermeabile della tenda, l'umidità che raccoglie internamente e' a dir poco esagerata se penso al fatto che dovrebbe essere quella che produco durante il sonno, evidentemente l'areazione non funziona come dovrebbe.
Alle 07:30 sono già per strada, un panificio per la colazione, un bar per scaldarmi un poco e da li mi muovo dopo alle 09:00 dopo avere raccolte le dovuto informazioni.
Ho scelto pure oggi di seguire la Veloscenie e di conseguenza allungherò di molto il percorso che secondo il GPS, quello breve lungo la statale, e' di soli 39 km, mentre l'altro lo scoprirò strada facendo.

Il percorso si svolge su un intricato intreccio di piccole stradine secondarie che hanno il grosso vantaggio di essere certamente molto più sicure in quanto ve rasente molto poco frequentate da vetture di ogni genere, e meno mt trattori pur essendo zona agricola.
Infatti le coltivazioni di cereali a perdita d'occhio e le uniche che differiscono sono quelle di piselli e qualche raro campo di mais.
Sono pochi i centri abitati che incontro di una certa importanza, tra questi c'è  Thiron Gardaus ove mi fermo per fare due cose: pranzare con fagioli in scatola e succesivamente fare la pennichella.

Riparto, dopo quasi 18 km fatti ed una sosta di quasi un'ora e mezza, con in testa quanto mi hanno detto in negozio, ma poco prima di arrivare al bivio indicatomi vedo il cartello della Voie Verte, quindi devio su quel tracciato.
Da qui in poi e' tutto un susseguirsi di coltivazioni a cereali, piccoli paeselli, ed anche un allevamento, allo stato brado, di cinghiali.
Fondamentalmente, pur mancando la strada in terra battuta ed incontrando ogni tanto qualche vettura che transita il percorso non è affatto male, certo che in questo caso è fatto proprio per le biciclette.
Verso le 19 arrivo ad Illieres e non so se vi siano dei campeggi, una cosa è certa, i parchi non mancano e bisogna dire che sono pure belli nonostante il piccolo centro abitato.

Non appena arrivo, invece, trovo il cartello che mi indica un campeggio e come se non bastasse ha pure l'indicazione chilometrica quasi precisa al centimetro, almeno secondo il mio GPS.
Mi sistemo immediatamente, non appena arrivo, trovo un posto sotto gli alberi, troppa umidità in questi giorni, e la scelta si rivelerà giusta.


Hanno pure il wifi ma lo pago molto caro, dopo i due euro dei giorni scorsi, stavolta chiedono 15 euro, troppo stanco per rimettermi in marcia anche per fare solo poco meno di 2 km.
L'ostello di domani a Chartres, sempre che abbia posti disponibili, chiede di meno.

mercoledì 26 giugno 2013

Da Sain Julien sur Sartre a Nogent le Rotrou

Da Saint Julien sur Sarthe a Nogent le Rotrou 25 giugno 58 km totale 1087

Stamane c'è un'umidita' che ho visto cose che voi umani nemmeno vi sognate: rane con le squame; conigli con le branchie ed uccelli con le pinne, oltre all'umido fa pure un freddo cane, ed il te non basta a riscaldare, sistemo le cose con pile e giacca addosso.

Ancora non riesco a capire quanti km mancano per arrivare a Chartres, faccio dei conti su una cartina e ne mancano circa 80, ne faccio quasi 60, controllo e ne mancano 50 e si che in Francia hanno l'originale del primo metro...
Comunque oggi una bella giornata anche se conclusa non nel migliore dei modi.
Nessuno s'è fatto vedere al campeggio ed io mi avvio, come previsto, verso le 08, sosta per un te al bar, devo comprarlo, quello acquistato in Inghilterra e' proprio vomitevole.
Se ad Alencon mancava la segnalazione della Voie Verte, a Saint Julien e' presente in maniera esagerata. Qui non ci si può proprio perdere.
P
Saluto il francese e ci diamo appuntamento a Nogent, lui viaggia in bici.
All'inizio il percorso può sembrare alquanto uniforme, e ripetere quanto già visto fino ad ora, ma questo tratto offre alcuni scorci molto belli, ed inoltre, cosa più importante per me riesco a concentrarmi su me stesso come ancora non avevo fatto in questi giorni.
Partenza lenta come al solito, ma dopo qualche centinaio di metri vado che è una bellezza.
L'impronta della ferrovia e' più che mai viva in questo tratto, sin dal momento di lasciare il paese passando davanti alla vecchia stazione.
In alcuni punti la vegetazione riesce a coprire quai del tutto il tracciato sino a renderlo buio.
Oggi, o meglio in questo momento, se la vegetazione fosse più rada e lasciasse passare il sole...
A Mortagne di perche faccio la sosta per acquistare pranzo e cena, anche qui non è facile perdere la traccia ed immediatamente ci si rimette su questo tragitto fantastico.

Incontro diversi ciclisti, sia in una che nell'altra direzione ma non c'è traccia del francese, mi deve aver superato a Mortagne.
Verso le 14 si rende d'obbligo una pennichella, trenta minuti che mi rimettono in sesto.
Come dicevo oggi buona giornata, mi pare di essere sule tappe migliori dei cammini in Spagna, riesco a concentrarmi a stare "da solo" senza che nulla mi distragga, nemmeno le belle visioni che si colgono camminando il tratto.
Ho veramente il tempo di non pensare ad altro che a me e a ciò che mi circonda, affetti in primo luogo, e nonostante la lunga e faticosa tappa, il non trovare nemmeno nemmeno in questo centro qualcuno addetto al campeggio sono soddisfatto e mi sento proprio bene.


Il però è in agguato, una mezza delusione c'è stata, giunto a Conde' sur Huisne il sentiero termina e la parte che mi separa da Nogent le Rotrou sono circa 7 km di una stretta, trafficata e pericolosa strada.
Il sospetto che ciò potesse accadere l'ho avuto avvicinandomi a Conde', infatti alcuni cartelli parlano della storia di questo percorso che a dispetto di quanto sembra e' recentissimo, infatti il tratto da Alencon a Conde' e' stato inaugurato solo nel 2010.

Altra cosa spiacevole, più mi avvicino a Chartres e più aumentano i km che mi separano da questo centro, dai conti fatti ieri mancavano solo 80 km, ne ho fatti 58 quindi ne mancherebbero 23 solamente, no ne mancano ancora 50... Continuano i misteri della metrica francese.
P.S. Dimenticavo, ho trovato l'adattatore, a Chartres farò sosta di un giorno quindi farò il possibile per caricare le foto mancanti.
 

Da S. Denis sur Sarthon a S. Julien sur Sarthe

HDa S. Denis sur Sarthon a S. Julien sur Sarthe 24 giugno 41 km totale1029

Grazie Edo! Da dove sei arrivato sulla francigena? Partendo da Mont Saint Michel sto facendo una strada, penso, diversa da quella che hai fatta tu, in Svizzera in che punto sei entrato? L'idea e' quella di passare da Ginevra, ma penso l'eviterò, quindi appena possibile entrare sulla francigena.
Giornata che inizia con vento, nebbia alta, umidità e freddo.

Alle 06:30 decido di tirarmi su ed iniziò con il farmi una tazza di te, quindi provo a far asciugare il telo esterno della tenda ed a preparare il resto del bagaglio.
Verso le 08 mi avvio ma invece che andare avanti torno indietro di un paio di centinaia di metri e vado al bar.
Qui prendo un altro te, mangio delle madleine confezionate, nei bar non hanno pasticceria fresca, vai in pasticceria poi torni e fai colazione così, se ti va altrimenti...
Naturalmente lo scopo e' quello di ricaricare le batterie del cellulare e con la scusa posso pubblicare la pagina di ieri.

Ad Alencon mancano 12 km di strada statale, ho chiesto al barista e mi ha detto che la Voie Verte passa a 9 km dal paese oltre naturalmente quelli che portano ad Alencon, dove spero di poter lavare ed acquistare il "maledetto" adattatore.
In città ci arrivò verso le 11:30, prima sorpresa, c'è un ristorante WOK, naturalmente il lunedì e' chiuso, poi in centro trovo un negozio di informatica e' aperto, non pare vero, ma non ha quel che cerco, quindi all'ufficio informazioni per sapere della "Via Verde", che scopro essere una cosa a livello europeo e che comprende tutti i percorsi e piste ciclabili esistenti, inoltre questa che da Mont S. Michel porta a Parigi si chiama "La Veloscenie"


Raccolte le informazioni mi riavviavo verso la meta che deciderò strada facendo, facile da trovare altrettanto facile da perdere, vista la mancanza di segnali.
Mi perdo e finisco a Valframbert un paio di km fuori dalla pista, ad un certo punto vado per intuito, e dopo avere chiesto a due ragazzi che nemmeno sanno di essere a sto mondo, mi avvio andando al contrario di quanto mi dicono, ed ho ragione.
Trovo un cartello che mi indica la via ad un km, seguo e raggiungo un gruppo di ragazzi che con le insegnanti stanno percorrendo la pista, tra le insegnanti c'è n'è una esperta del percorso che da tutte le indicazioni esatte punto per punto, e come se non bastasse, finalmente, vedo una bella donna francese: ma proprio bella bella!

Mi chiede se mi piace la Francia, e dato che non ho peli sulla lingua, e se li ho non sono miei, le dico che per camminarci le strade sono orribili e che la segnaletica e' terribile, mi guarda annuisce e sorride.
Mi avvio, ma qui la strada e' asfaltata e prosegue così per circa 3 km e finalmente dopo avere attraversato un cavalcavia dell'autostrada con una svolta sinistra riprende il vecchio tracciato della ferrovia con tutto il bello già precedentemente descritto ed al quale aggiungo la mancanza di pioggia.
Il tempo, oggi e' stata una buona giornata con il cielo che lasciava passare i raggi del sole a tratti, ed in quei momenti la temperatura si alzava e si stava bene, ma per il resto posso solo dire che ho sudato ben poco, vento a momenti freddo, in città parevo un UFO in maniche corte visto che c'era chi girava in giacca a vento e sciarpa.

Lungo la strada vengo superato da un ciclista che mi saluta dandomi appuntamento al campeggio e che lungo la strada parla di me con alcune persone e mi vengono a salutare al passaggio.
Arrivo a S. Julien alla 19:10 il custode del campeggio se n'è andato e non so come contattarlo, quindi mi sistemo nella speranza che venga, anche perché qui c'è il wifi, inoltre, il costo e' irrisorio, meno di 5 €.

lunedì 24 giugno 2013

Da Domfront a Saint Denise sur Sarthon

Da Domfront a Saint Denis sur Sarthon 23 giugno 63 km totale 988

Notte passata sicuramente al caldo e non mi va di alzarmi, comunque verso le 7 sgonfio il materassino e alle 08 sono per strada.
Piove!!!
Per riprendere il sentiero di ieri devo ritornare indietro di almeno 3 km e seguire una nuova strada per arrivarci, infatti ieri all'arrivo a Domfront avevo avuto l'impressione che non continuasse passata la statale, comunque sulle cartine che riportano la pista, questa, attraversa la statale che porta a La Ferte'' Mace', evitandomi di arrivare al paese.
Passo in panificio quindi mi avvio.
Nonostante cammini lungo la statale questo non mi da noia, il traffico e' scarso ed a parte la striscia d'asfalto, il percorso non è affatto male, boschi di faggi, lecci, querce, castagni degli ontani, molti abeti, ed il solito concerto canoro offerto dagli uccelli.
Per quanto sia stato attento non sono riuscito a trovare l'innesto sulla "Voie Verte", mi rassegno ad arrivare a Carrouges seguendo la statale.
Naturalmente mi fermo per mangiare qualche cosa a La Ferte' Mace', a questo punto maturo l'idea di fare sosta per la notte a Carrouges dove arrivo verso le 16, ho difficoltà a trovare il campeggio e quando lo trovo me ne vado, senza niente se non le piazzole ed in posto molto fuori mano.
Durante tutto il tempo la pioggia ha continuato a cadere in modo discontinuo a momenti intensamente in modo veramente irritante.
Dopo Carrouges smette, il cielo si apre e comincia pure a fare caldo, mi tolgo la giacca per rimetterla dopo una decina di minuti per il forte e freddo vento che inizia soffiare.
Proseguo in direzione Alencon passando per il centro abitato di La Roche Mabile.
Nell'ultimo tratto, quello che porta a S. Denis, la strada tutto d'un tratto diventa a 4 corsie con un traffico incredibile e non ci sono centri abitati.
Poi d'un tratto così come è apparso, questo tratto di strada, sparisce dopo circa 2 km così come il traffico che lo caratterizza.
Verso le 21:20 arrivo alla meta e comincio la ricerca di un posto dove piantare la tenda, dietro la scuola del paese c'è un piccolo parco con tanto di servizi, infatti ci sono due scatole di vetroresina accampate, pianto la tenda mi do una sistemata, lavandomi con le salviette umidificate e provo a dormire, la stanchezza è così tanta che non ci riesco, non voglio prendere pastiglie, non avendo alcunché da mangiare quindi rimango in ascolto del vento e della pioggia che cade.
Male che vada, domattina, c'è la piccola tettoia sotto la quale preparare il bagaglio.





Da Saint Hilaire de Harquet a Domfront

Da Saint Hilaire de Harquet a Domfront 22 giugno km 42 totale 926

Alle 05 un leggero scroscio d'acqua mi costringe ad alzarmi e spostarmi all'interno della sala della tv del campeggio, faccio appena a tempo a spostare il tutto che inizia a piovere.
Dopo avere preparato il necessario verso le 08 parto.
Passo al bancomat e non in panificio.
Come consigliatomi vado immediatamente alla ricerca della "Voie Verte", la trovo quasi subito, è un sentiero in terra battuta più liscio dell'asfalto delle strade francesi.
E' largo, confortevole e corre attraverso la campagna lontano da qualsiasi grossa arteria, almeno il tatto percorso oggi.
Dopo qualche km non posso notare che non è altro che una vecchia linea ferroviaria adibita a pista ciclabile e che a suo tempo, così come ora, unisce Parigi a Le Mont Saint Michel, è una cosa veramente... superlativa! volendo usare un superlativo.
Lungo tutto il tratto percorso oggi non si attraversa alcun paese, si incontrano alcune case isolate o le vecchie stazioni adibite ad abitazioni.
Per tutta la mattina ed il primo pomeriggio piove a tratti, una pioggia leggerissima che da fastidio solo perché spinta da un forte e fastidioso vento che nei tratti non protetti dalle file di alti alberi, batte con violenza.
L'ultima ora la percorro con un andirivieni del sole che alla fine mi costringe pure a togliermi la giacca che ho portato sin dai primi passi.
Inutile dire che il vento oltre al fastidio porta pure delle temperature alquanto basse, a questo proposito, per la settimana a venire la temperatura massima prevista è di 19°.
Tornando al percorso, e veramente incredibile, non penso di averne visti da nessuna parte, volendo proprio essere pignoli, la cosa più fastidiosa è il continuo incrocio con altre strade, ma per il resto ragazzi!!!
Il continuo cantare degli uccelli, i pascoli, le coltivazioni gli allevamenti che si susseguono  e la totale mancanza di rumori di vetture che passano sfrecciando sull'autostrada, di solito molto vicina, da questa strada hanno veramente un'altro punto di vista.
I profumi intensi di menta, di rucola, di sambuco e di fiori di acacia si susseguono quasi  senza interruzione, quest'ultimi in certi punti fanno sembrare, con i petali dei loro fiori fatti cadere dal vento, che abbia nevicato.
Ad un certo punto, annusando questi profumi, mi viene in mente questa associazione di idee: Sambuco= sciroppo di fiori di sambuco; Menta; fa freddo = ghiaccio; facile poi aggiungere il Prosecco e pensare ad HUGO! Chi vuole intendere... ;-)
A questa strana associazione di idee va aggiunto un fatto importantissimo: oggi ho incrociato due persone che camminavano in direzione Le Mont provenienti da Parigi.
Una signora francese di origini torinesi con la quale ho parlato un poco e fatte un paio di foto, e due km e mezzo dopo un signore francese, entrambi partiti da Parigi per raggiungere la fine del sentiero, 550 km facilissimi.
Verso le 16:30 arrivo a Domfront ed anche qui trovo il campeggio municipale con prezzi assolutamente irrisori, tra ieri ed oggi 10 euro.
Stasera c'è vento, ed ancora prima che mi venga l'idea di mettermi a dormire all'interno della sala televisione la signora che gestisce il posto mi dice di farlo senza problemi naturalmente mi rifiuto categoricamente ;-)
Piccolo incidente, mi si è spezzata la tessera bancomat...



venerdì 21 giugno 2013

Da le Mont Saint Michel a Sain Hilaire de Harcouet

Da Le Mont Saint Michel a Saint Hilaire de Harcouet 21 giugno 34 km totale 884

Giornata dettata da una grave perdita!
Durante la notte ha piovuto e se le previsioni sono esatte dovrebbe essere lo stesso per tutto il giorno.
Sbrigo le faccende pre-partenza quindi mi muovo in direzione contraria a ieri.
Per un tratto di circa 6 km ripercorro la medesima strada fatta all'andata fino a Courtils, anche se ieri ci sono solo passato vicino.
La strada è stretta, e dato che proviene dall'uscita dell'autostrada, con il traffico diretto verso Le Mont, questo la rende pericolosa soprattutto per la presenza di pullman e di baracche in vetroresina
Oltre alla pericolosità in se stessa dell'arteria, aggiungo un forte vento che rende il tutto ancora più pernicioso.
Giunto all'imbocco dell'autostrada trovo degli addetti che con un grosso cucchiaio danno da mangiare all'arteria... ma questa è un'altra storia.
L'illusione che fosse l'autostrada la causa del traffico intenso è subito spenta non appena svolto sulla statale per Ducey, qui è ancora peggio e tra le altre cose non c'è banchina transitabile, inizia pure a piovere e ci sono i lunghi ed interminabili rettilinei.
Giunto in paese chiedo all'ufficio turistico delle informazioni, mi dicono quel che voglio sapere e mi parlano di una "strada verde" che porta fino a Saint Hilaire, non capisco molto di quel che mi vogliono dire e dopo avere fatta spesa proseguo lungo la statale.
La storia, la strada ed il tempo sono gli stessi.
Dopo l'ennesimo sbalzo di temperatura mi vedo costretto a fermarmi per indossare la giacca a vento, dato che non piove, e qui la terribile scoperta... una folata di vento più forte delle altre o lo spostamento d'aria provocato da un camion, mette fine ad oltre un anno di convivenza e tanti km fatti assieme, togliendo lo zaino non trovo la mantella che vi era attaccata.
Questo mi costringe alla sosta forzata a Saint Hilaire per acquistare una mantella nuova anche se poi mi vedrò costretto ad accontentarmi di un semplice ombrello preso al supermercato, nemmeno il negozio cinese hanno qui!
Mi fermo al campeggio municipale dopo essere passato per l'ufficio turistico del paese ed avere raccolto più informazioni possibile, ma quelle buone le ricevo dalla ragazza del campeggio.
Mi informa che la "strada verde" è un percorso ciclistico che da Le Mont Sain Michel porta fino a Parigi passando per Chartres.
Oggi mi sono persa l'occasione per provarlo, ma da domattina sarà solo questa strada.
  



giovedì 20 giugno 2013

Pontalbault a Le Mont Saint Michel

Da Pontaubault a Mont Saint Michel 20 giugno 20 km totali 850

Un paio di colombi che litigano, sull'albero sopra la tenda, mi svegliano.
Sono quasi le 7, pian piano mi tiro su ed inizio le operazioni di smontaggio del campo, ma oggi i km sono pochi quindi faccio con molta calma.
Verso le 9, dopo le indicazioni avute dal gestore del campeggio, mi avvio, ma prima un salto in paese per fare colazione, c'è un piccolo mercatino, quattro bancarelle, tra queste ve n'è una che propone le crepes: due alla marmellata ed una alla nutella.
La strada oggi è una stretta striscia di asfalto che corre in parte seguendo il fiume e porta direttamente alla meta, con poco traffico e, finalmente, la possibilità di fare qualche foto.
Già da quando mancano circa 10 km all'arrivo posso fare delle foto del "Monte" che si staglia in lontananza sopra distese di grano, o, fatto qualche centinaio di metri, sopra il delta del fiume, che in questo periodo con le maree non molto alte, diventa pascolo per pecore, cavalli e mucche.
Nonostante ci sia il sole la temperatura è accettabile e cammino bene senza eccessivo calore.
Come dicevo il paesaggio offre dei buoni spunti per delle fotografie, soprattutto quando Il Monte fa da sfondo.
Arrivo alla meta verso le 12:30 faccio un poca di spesa e trovo un campeggio nel "paese" di La Caserne, dico paese, ma è un centro commerciale dove dominano i ristoranti.
Sistematomi decido per l'ulteriore passeggiata verso Mont Saint Michel.
Con andatura lenta, non so quanto ci impiego ad arrivare, ma ci arrivo con la marea di gente che a piedi ma soprattutto in bus navetta raggiunge il luogo.
Indubbiamente fa impressione questa grande costruzione su una così piccola isoletta, ma come tutti gli edifici del genere io ci vedo solo un palazzo del potere.
Entro nella fortezza, di questo si tratta, e prima impressione: "Ostrega un mercato!"
La parte bassa e non solo è dedicata ai commerci più vari, negozi che rovinano la bellezza del luogo e che lasciano un poco perplessi, anche se in fondo tutti questi luoghi da questo punto di vista si assomigliano.
Faccio un giro salendo le molte scale che ci sono, e cosa molto gradita, le ginocchia pare prendano un sospiro di sollievo dopo giorni di camminate "diritte".
Informazione per chi potrebbe esserne interessato, tra le altre cose ho notato, lungo la salita che porta all'Abbazia, che c'è un'accoglienza per pellegrini.
Ci sono diversi lavori in corso, sia sul sito che lungo la strada.
Impressione è che vogliano fare un ponte vero e proprio eliminando il corridoio che c'è ora.
In attesa delle impressioni notturne, un saluto.
Non illudetevi, le foto di oggi le ho postate perché scattate direttamente dal tablet.     

Da Pont Farcy a Pontalbault

Da Pont Farcy a Pontaubault 19 giugno 54 km totali 830

Oggi ho "finito il francese" impiegando 21 giorni, non male direi.
Comunque questa è stata una giornata diversa dalle altre, mi riferisco al percorso, seppur portando in se molte delle caratteristiche delle tappe precedenti.
Inizia con il sole che scalda la tenda verso le 06:30, mi tiro su e preparo il bagaglio, verso le 08:00 parto, dopo la colazione nel panificio del paese.
Le indicazioni che mi hanno dato sono chiare, o passi per Montbray o tiri dritto per la statale arrivi comunque a Villedieu de Poeles percorrendo gli stessi km circa.
Inizio la giornata con una lunga e lenta salita di "soli" 5 km.
Lo sforzo è in parte mitigato dalla mancanza di sole, in quel momento, per fortuna, il cielo è coperto.
Arrivo in cima alla salita e mi si para davanti una lunga strada diritta, che escludendo il cavalcavia sopra l'autostrada, è lunga circa 15 km.
Esce il sole, questo certo non aiuta, ma continuo imperterrito.
La noia la fa da padrone in questa situazione, non v'è nulla di interessante da vedere, niente che ecciti i sensi almeno per qualche secondo, nulla, solo il fastidioso ronzio della vicina autostrada riesce a rompere un poco la monotonia.
Arrivo a Villedieu verso le 12:10 giusto in tempo per un poca di spesa, la breve sosta per mangiare e riavviarmi in direzione Avranches.
Il panorama non cambia.
Lungo questo tratto ho la possibilità di fare scorta d'acqua e proseguire, il peso dei km fatti si fa sentire, soprattutto il formaggio mangiato per pranzo: chiuso con il formaggio, almeno se devo camminare ancora dopo mangiato.
Il sole picchia forte e per fortuna ogni tanto si entra in qualche bosco di faggio con le sue belle chiome e alte e larghe che proteggono un poco dai raggi ficcanti.  
L'arrivo ad Avranches è l'apoteosi dell'imbecillità umana, dell'incapacità e della cretinaggine di alcune persone.
Seguendo la cartellonistica stradale arrivo, come dopo Le Havre, ad un punto morto, nessuna informazione nessun divieto, insomma nulla che mi faccia pensare che sto entrando in autostrada.
I cartelli che mi indicano il centro abitato sono gli stessi identici che ho trovato lungo la strada.
Per fortuna passa di la un ciclista al quale chiedo informazioni e questi mi indirizza nel modo giusto verso la cittadina.
Seguendo le medesime informazioni, mi riferisco ai cartelli stradali, dopo un paio di km mi ritrovo nella medesima situazione, stavolta sono nel centro abitato quindi ritorno sui miei passi.
Vorrei fermarmi ad Avranches, mi hanno detto che c'è un ostello, ma ricado di nuovo nel medesimo tranello e rischio per l'ennesima volta di entrare in autostrada.
Anche qui chiedo ed una gentile signora mi indica una strada di campagna che raggirando il trucco dei cartelli stradali mi indirizza verso Le Val Saint Père da qui arrivare a Pontaulbaut non è difficile anche se un temporale, seppur di breve durata, mi prende a metà strada tra i due paesi.
Qui trovo il solito campeggio.

martedì 18 giugno 2013

Da Mondraiville a Pont Farcy

Da Mondraiville a Pont Farcy 18 giugno km 50 totale 776

Dopo il minacciato temporale della sera e le poche gocce di pioggia cadute, finalmente passo una notte al caldo, nel senso che quasi non uso nemmeno il sacco a pelo.
Mi sveglio presto e dopo l'ora che prende il sistemare il bagaglio sul carretto, mi avvio, sono le 06:45.
A Noyers Bocage mi fermo per fare colazione e per la solita ricarica del telefono, solo pochi minuti, il tempo di permettermi di arrivare a Villers per fare la sosta lunga.
Oggi l'andatura è migliore dei giorni scorsi anche se il dolore al piede destro non vuole accennare a diminuire, comunque cammino ad oltre 5 km l'ora, che considerando il tutto non è affatto male.
La strada che da Noyer porta a Villers mi riporta col pensiero al cammino sanabrese ed esattamente al tratto che da Mombuey porta ad Asturianos, non mi riferisco al sentiero ma alla strada, un lungo rettilineo con continui saliscendi.
Qui per fortuna l'addetto di turno ha avuto la bella idea di lasciare spazio al lato della strada permettendo così di potersi muovere, sia a piedi che in bici in maniera comodo e più sicura.
Ma veniamo alla domanda che volevo proporre nel post precedente, mi rivolgo soprattutto agli "esaltati" del caso: DOVE SONO LE BELLE DONNE FRANCESI??? fino ad ora ho visto solo mediocrità a bassi livelli.
Certo ogni tanto una bella "sgnacchera" la si vede, ma è così rara che mi fa pensare che le uniche donne belle francesi siano quelle che finiscono sulle riviste patinate, e fanno così tanta fatica a trovarle che usano anche "quelle degli altri". 
Esco dal bar, piove! e così per i successivi 18 km.
Saint Martin des Besaces è il centro abitato successivo con una certa consistenza, qui vi arrivo verso le 13:30 dopo che lungo la strada ho pranzato in una di quelle che qui chiamano aree di parcheggio, uno spazio di fianco alla strada poco più grande di una fermata di bus, molte volte corrispondono, con un bidone delle immondizie!
Questo tratto è alquanto noioso, vuoi per la pioggia vuoi per il paesaggio alquanto monotono, tutto è verde, che offre ben poche possibili distrazioni paesaggistiche.
Dopo la sosta a S. Martin mi rimetto in moto non prima di avere controllato cos'è che mi infastidisce sotto il piede destro, la solita vescica, stavolta di dimensioni esagerate che si trova tra l'alluce e l'indice, la "svuoto" e riparto.
Il tratto successivo oltre che essere come il primo in fatto di visioni, si differenzia per il fatto che esce il sole ad accompagnarmi, il che non sarebbe male se non fosse per la terribile afa che porta con se.
Fino ai 40 km stavo così bene da poter camminare altri 20-30 km, invece gli ultimi prima di arrivare a Pont Farcy sono veramente duri e difficili nonostante stavolta non abbia dimenticata l'acqua.
A Pont ci arrivo alle 17:50 dopo poco più di 10 ore ed avere percorso effettivamente 49,44 km ed avere fatte 4 soste.

Da Home le Varaville a Mondraiville

Da Home le Varaville a Mondraiville 17 giugno km 38 totale 726

Dopo la pioggia della notte, ed essere riuscito a mettere in sesto il bagaglio senza bagnare nulla, parto che sono le 8:20 circa.
Oggi l'obiettivo e oltrepassare Caen o almeno arrivarci in quanto, l'intrico di strade e stradine, con segnalazioni che lasciano a desiderare, e' un poco complesso.
Mi faccio forza e mi avvio con l'intenzione percorrere la via lungo la costa: piove!
Nel primo paese che contro, Merville-franceville, faccio colazione con un paio di brioches, ne ho guardata una al microscopio e ci sono delle particelle di farina che nuotano nel burro, l'acidità e' assicurata, ma sono così buone...
Proseguo per Selenelles, non le patate, qui provo a fermarmi in un bar ma mi dicono che è chiuso, quindi penso a Ranville che raggiungo in alcune decine di minuti, ma grazie alla meravigliosa segnalazione mi infilo su una strada che porta si a Caen, ma con un percorso diverso e più lungo, comunque nessuno mi insegue.
Vado oltre ed arrivo nel più squallido paese che abbia mai visto in vita mia, pensavo che il buco del culo del mondo fosse Tennat Creeck nel territorio del nord dell'Australia, ma questo lo batte di gran lunga.
È un centro abitato nuovo di zecca, con tutte le sue belle casine ordinate, tutto in bella regola da fare venire il voltastomaco, insomma un paese senza un poco di carattere, vuoto senza nulla che ti attiri nemmeno una chiesa vecchia, non dico antica, e se lo dico io...
Comunque ha la sua bella lavanderia a gettoni, naturalmente ne approfitto.
Fatto questo mi rimetto in marcia e lungo la strada vado ad un Lidl a fare un poca di spesa, alle 13:30 sono a Caen.
Qui chiedo informazioni sul tragitto, vorrei raggiungere Villers Bocage, e se trovo un negozio Apple, vorrei tanto postare le foto, non è facile trovare un café internet.
Il negozio e' sulla strada, fantastico... Il lunedì e' chiuso!!!
"Leggermente" incazzato mi riavvio, attraverso la città e mi metto alla ricerca della strada che mi conduca a destinazione.
Naturalmente sbaglio, e mi ritrovò su una parallela che mi fa allungare di altri km il percorso, deviazione a Eterville per Verson e mi ritrovo sulla statale che porta a Villers.
Seguo l'arteria e giunto al paese di Mondaiville, e dopo avere trovato un buono spiazzo sul quale montare la tenda, mi fermo.
Mancano 12 km a Villers.
Una cosa che ho per forza notato qui in Francia e' la quasi totale mancanza di scivoli sui marciapiedi, le barriere architettoniche sono così invadenti che mi chiedo se per caso qui non ci sono persone sulla carrozzella, se è così ne sono felice, ma dato che ritengo che almeno qualcuno ci sia, immagino queste carrozzelle con delle grandissime ruote, da 50-70 pollici che gira per i centri urbani. 
Ci sarebbe un'altra cosa ma lascio per domani...    
Intanto odo rumore di tuoni in lontananza, spero che siano solo degli aerei, ma è solo una vana speranza!

Da Toques a Home le Varaville

Da Toques a La Home Varaville 16 giugno 27 km totale 688

Dopo la bella dormita della notte precedente pagò lo scotto, non riuscendo a chiudere occhio sino verso le 6, così quando mi devo alzare sono a dir poco stravolto.
Verso le 8:40 mi muovo in direzione Trouville sur Mer.
Vi arrivò in meno di 20 minuti ed in paese stanno allestendo un mercato domenicale, incentrato perlopiù su prodotti locali.
Stavolta preferisco solo un pezzo di pane brioche' che finisco prima di attraversare il ponte che divide Truoville da Deauville.
In questo centro mi fermo in un bar per diverso tempo ed al momento di muovermi mi accorgo che dalla partenza ho percorso solo 1,5 km e sono le 11:30. 
L voglia di andare avanti manca del tutto ed il sonno e' tanto.
Nelle mie intenzioni c'è quella di arrivare a Caen ma di questo passo proprio non ci arriverò.
Proseguo comunque seguendo la costa ed in diversi punti dove c'è la possibilità di guardare oltre le case e le siepi si nota, purtroppo, in lontananza, l'immancabile presenza della orrenda zona industriale di Havre, che per diversi km ancora farà parte del corredo panoramico di questo tratto di costa.
Giunto a Villers sur 'Mer, guardando verso ovest, già si intravedono in lontananza, tra la densa foschia creata dal moto intenso delle onde, le coste della penisola della Manche (?).
Oramai mi trascino da quasi 22 km quando finalmente riesco a trovare un buon posto dove poter dormire un poco, ho camminato attraversando un paese dietro all'altro senza interruzione, dieci minuti forse li dormo, ma poi arrivano dei bambini e la sosta si interrompe.
All'uscita da Cabourg, quando mancano circa 20 km alla meta, decido di fermarmi presso un campeggio che mi da l'impressione di essere l'ultimo in quel tratto di costa.
Ha piovuto a tratti per tutto il giorno, ho sempre tenuto la mantella attaccata allo zaino e diverse volte l'ho dovuta usare, per fortuna non c'è stato vento e questo ha molto aiutato.
Il campeggio ha una grande e bella tettoia e dato che minaccia pioggia pure per la notte, sistemo la tenda nei pressi, in modo tale che se dovesse piovere potrei sistemare le cose stando al coperto: infatti!

domenica 16 giugno 2013

Da Le Havre a Touques

Da Le Havre a Touques km 36 totale 661

Inizia bene la giornata dopo un buon sonno e riposo.
Esco dall'albergo verso le 8:30 e mi dirigo verso un vicino centro commerciale per trovare ed acquistare un materassino: lo trovo.
Prima di ripassare a prendere il resto del bagaglio, un caffè e la pubblicazione della pagina di ieri.
Alle 11 sono in strada che mi dirigo verso il Ponte di Normandia, ho saputo che si può attraversare pure a piedi.
L'uscita dalla città si svolge sul marciapiede che fiancheggia una strada a quattro corsie.
Dopo 5 km sono ancora lungo questa arteria che ad un tatto finisce lasciandomi in mezzo ad un groviglio di strade della quali non capisco nulla.
Con un poca di fatica trovo in questo intrigo una ciclabile, la prendo, e subito vicino ad alcune case trovo chi mi fornisce informazioni, le seguo.
Altre due persone che trovo sul percorso mi confermano la direzione e per un certo tratto mi accompagnano.
Trovata la via maestra ed i cartelli stradali, li seguo, finalmente: e' la strada a 4 corsie della zona industriale, oltre 5 km tra raffinerie, depositi navali, fabbriche ed un'irrespirabile aria che sa da idrocarburi.
Ma il peggio deve arrivare.
Alla fine dell'arteria non v'e' alcuna indicazione del passaggio pedonale per il ponte, che vedo a non molta distanza da dove mi trovo, ma l'ingresso all'autostrada che lo attraversa, che naturalmente è interdetta ai pedoni.
Provo a fermare alcune vetture, ma non mi cagano nemmeno di striscio, mi guardo attorno e non trovo niente che mi possa indicare una direzione da seguire, il distributore nei paraggi e' chiuso e non mi va di rifarmi la strada appena percorsa.
Tento una cosa, mi avvio sulla rampa che porta all'autostrada, a pochi metri, in un punto dove son visibile mi fermo un paio di minuti, quindi torno indietro, non faccio a tempo a ritornare sulla piazzola che vedo arrivare un furgone della sicurezza dell'autostrada, mi si ferma vicino e l'autista mi fa salire con tutto il bagaglio e mi accompagna all'ingresso pedonale del ponte.
Mi spiega che ero stato segnalato e che lui stesso mi aveva visto. Ogni tanto ne indovino pure io una di buona.  
Non è arrabbiato nonostante il suo turno fosse finito e me lo dice mentre declina l'invito ad un caffè nel bar all'inizio del ponte.
Gran bella struttura, oltre 1500 metri a campata unica sorretta da due piloni e da diversi cavi, che passa sopra la Senna, il fiume che ha tolto da sotto il culo i resti di milioni di parigini e che scarica nell'oceano con un'acqua di uno strano colore caffellatte.
Passata questa, 5 km e più dopo il ponte, arrivo ad Honfleur, bella cittadina che si trova sulla sponda opposta al fiume.
Seguendo il percorso elaborato, continuo attraversando il centro abitato, qui mi fermo per avere una cartina all'ufficio turistico, e proseguo alla volta di Touques.
Per arrivarci devo attraversare i centri abitati di Pennedepie, Criquebuef e Villerville, 15 km di una strada che mi riporta alla mente i primi terribili giorni sulla strade inglesi, stretta e trafficata.
Lungo tutta questa tratta vi sono delle aperture nella vegetazione che danno una bella vista sulla zona portuale-industriale di Le Havre, che si trova a pochissima distanza in linea d'aria.
A Villerville decido di fermarmi, ho viste le indicazioni di un campeggio, ma queste sono così precise che non lo trovo: proseguo!
Dopo le 19 sono al campeggio di Touques e qui mi fermo esausto. La posizione della struttura e' fantastica, non fosse per il colore del mare per la presenza della foce della Senna sulla destra.

sabato 15 giugno 2013

Da Fecamp a Le Havre

Da Fecamp a Le Havre. 48 km totale 625

"...accoccolati ad ascoltare il mare...". Io quei due li legherei sulla spiaggia di Fecamp e li lascerei in balia del rumore dei ciottoli, che spostati avanti ed indietro dalle onde fanno un casino incredibile, da non permetterti di sentire nemmeno i tuoi pensieri, ed avevo pure i tappi alle orecchie.
La tappa di oggi inizia con una leggera salita che mi porta sopra la falesie, seguendole per un breve tratto, quindi svolta a sinistra e prendo la strada che con una grande curva mi riporta al mare nel paese di Yport.
Sosta per un caffè, domanda per sapere se posso seguire la costa dal paese, le informazioni sulle dimensioni del sentiero sono discordi, seguo e mi aspetta una corta ma molto dura salita, saranno un centinaio di metri ma essere in due a portare su il carretto...
Proseguo in mezzo alla campagna sempre seguendo la costa, attraverso alcuni piccoli paesetti nemmeno contemplati sulle carte che ho e verso le 12:30 arrivo ad Entretat.
Non ci arrivo da dove pensavo possibile in quanto alcuni km dopo Yport perdo completamente le tracce del tratto costiero, costretto a seguire la strada ci arrivo da questa.
La visione del paese dall'alto è senza dubbio da racconto fantastico, piccole case con i tetti a punta che escono dal verde degli alberi.
Immagino che il paese sia lo stesso, purtroppo non è così, a parte alcuni stupendi edifici del centro, tra questi un meraviglioso albergo, e le falesie, accessibili dalla piccola spiaggia, anche qui di ciottoli, che dominano il paesaggio e che vogliano accogliere chi arriva in un bianco abbraccio.
Qui sosto per circa un'ora, condivido il pranzo, una baguette, con i gabbiani, quindi mi riavvio.
Lungo la strada, vedo dei ragazzi che lavano la macchina, chiedo dell'acqua ed uno di loro  prende le bottiglie ed entra in casa uscendone con dell'acqua fresca, che chiedere di meglio in un così caldo pomeriggio reso decente dalla leggera brezza che rinfresca ogni tanto?
Mancano solo 28 km a Le Havre, decido quindi di seguire sempre la costa evitando così la strada principale.
Purtroppo non è possibile,ed essendo scarico con le batterie del tablet non posso consultare le mappe gps, così dopo S. Juin Bruneval decido per la statale, visto che in questo tratto una fetta del manto stradale è riservata alle biciclette mi ci infilo e proseguo per la città marittima.
A Octeville sur Mer mi riprometto di rimettermi sulla costiera, ma qui giunto mi accorgo che il paese, invece che essere alla destra della strada, come da cartina, si trova a sinistra, spaesato proseguo lungo la statale.
In città ho grosse difficoltà ad arrivare in porto, la gente del posto non conosce le strade ed è un continuo muovermi avanti ed indietro senza arrivare a nulla.
Prendo il tram, 5 minuti e sono davanti alla stazione, chiedo se per caso durante la notte chiude, tra le varie risposte non ci capisco nulla, vado in albergo.
Domattina prima di partire cercherò un negozio di articoli da campeggio per acquistare un  nuovo materassino, son troppo pesante anche solo per dormire sull'erba. 

giovedì 13 giugno 2013

D veules les Roses a Fecamp.

Da Veules les Roses a Fecamp 13 giugno km 50 totale 577

Riassunto meteo: fresco, venticello leggero, nuvoloso con minaccia pioggia, mi muovo in maniche corte; Fresco e vento un poco forte, sempre in maniche corte; più freddo e sempre più vento mi metto la giacca; ancora più freddo con pioggia, mi tolgo la giacca e metto la mantella; dopo 5 minuti mi tolgo la mantella e rimetto la giacca, sempre sto cavolo di vento che rinforza; il cielo comincia a schiarire, il cielo è sempre più sereno sono in maniche corte; il sole batte forte ma sto cazzo di vento rinfresca comunque ed è sempre più forte; arrivo a destinazione e non ne posso più di sto vento del cavolo.
Come fa la gente di qui a vivere?
Comunque giornata che ha il suo lato positivo in mezzo a tante piccole magagne: la temperatura si è mantenuta costantemente a livello di buona camminata, quindi 50 km non li sento nemmeno sulle gambe, se non per il fatto di dovere stare in piedi a scrivere perché  in sti campeggi del cavolo non hanno un posto a sedere, una panchina con un tavolo nemmeno a pagarli oro.
Dicevo, giornata buona per camminare, a S. Valery en Caux ci arrivo in un'ora e mezza, qui mi fermo per ricaricare del tutto la batteria del cellulare dovento fare la strada lungo la costa ed attraversando piccoli centri non so se troverò dei bar aperti.
Riparto verso le 10:30, direzione Veulettes sur Mer per proseguire per S.Martin aux Beneaux e continuare verso S. Pierre en Port.
Il paese successivo è Eletot che mi fa pensare di essere prossimo alla meta, purtroppo ho fatto male i conti e la strada da me scelta è molto più contorta di quel che pensavo, tra le altre cose sbaglio pure una volta, anche se ciò non comporta un allungamento del percorso ma un gran rompimento di scatole si.
Inoltre pensavo di essere a Eletot, invece mi sono riportato sulla statale sino ad attraversare il centro abitato di Saint Hèléne Bonnenville. all'altezza di Sonnenville riprendo il percorso scelto ed arrivo a Fecamp verso le 19.
Qui mi fermo per un poca di spesa e poi mi inerpico sulla salita che porta al campeggio municipale e dal quale domani, seguendo un sentiero lungo la costa, partirò per Entretat.
Fecamp dopo che mi era stata descritta come una bella cittadina mi ha lasciato un poco deluso, tre chiese immense per una così piccola comunità, prima cosa, in compenso, il paesaggio che si gode dal punto dal quale sono arrivato è da cartolina, pure il campeggio è situato in una posizione veramente spettacolare, direttamente sull'oceano, anche se ciò con il rumore non permetterà di certo una buona nottata, specie pensando al fatto che,  tra le altre cose, mi si è bucato il materassino.
P.S. per le foto, o trovo un punto internet o un negozio apple per acquistare il pezzo rotto! 

mercoledì 12 giugno 2013

Da Braquemont a Veules Les Roses

Da Braquemont Veules les Roses 12giugno km 38 totale 527

Giornata che comincia con la notizia che non ha piovuto, e questo è bene.
Verso le 08:30 sono per strada, oggi sosta lunga a Dieppe per cercare il negozio Decathlon.
Dopo pochi km ci arrivo in città e scopro che è una cittadina felice, flan a strafottere anche quella con le prugne secche, ottimo inizio di giornata.
Mi dicono che il negozio si trova a circa 5 km dal centro, comunque è sulla strada che devo percorrere, quindi niente perdite di tempo.
Sbrigata questa faccenda faccio un poca di spesa e mi riavvio.
Per strada un signore mi ferma per chiedermi del carretto e mi spiega che pure lui è un camminatore ce che ha già fatto diverse volte il Camino de Santiago.
Riparto e dopo una ventina di minuti mi vedo costretto a chiedere informazioni in una pasticceria...
A proposito, non pensiate che mi dia ai bagordi, anzi, oggi ho dovuto acquistare una cinghia per far stare su i pantaloni che quando son partito mi stavano a malapena, in fondo la torta di flan non è che un budino cotto al forno con un leggero strato di pasta sfoglia, almeno mi pare, inoltre piuttosto che spendere per ristoranti a mangiare insalata me la compro.
Tra le altre cose, una considerazione: la Francia è molto cara, forse molto più dell'Inghilterra, pensateci ci volete venire da queste parti, ed aggiungo: per quel che mangio io non posso certo dire quale sia la cucina migliore, se la loro o la nostra, però una cosa posso dirla senza pena di smentita, loro la pasta non ce l'hanno!!!
Oggi vorrei raggiungere, San Valery en Caux ma dopo pochi km che ho lasciato Dieppe e che la strada era sicura e camminabile, questa sicurezza è andata a farsi benedire quindi ho pensato bene giunto a Le Bourg Dun di girare verso S. Aubin sur Mer e proseguire lungo la costa attraversando i centri di Sotteville sur Mer e fermarmi a Veules Les Roses.
Finalmente dopo un paio di giorni riesco a vedere il mare come si deve anche se sempre da lontano.
La strada che ho scelto è poco frequentata ma comunque molto stretta, sul percorso incontro un paio di campeggi ma decido di continuare.
Ad un certo punto una terribile impellenza, giunta ove non v'è che campagna coltivata bassa, mi costringe a fermarmi in un campeggio dove decido per la sosta notturna.
Il posto è molto caro ed i figli di puttane dei gestori giocano sulla connessione internet spillando fior di quattrini ai clienti.
Comunque c'è una piccola piscina e distendere le gambe nell'acqua è veramente rilassante dopo una lunga camminata.
Stasera sono sull'incazzato e non mi va di scrivere molto.

Da Ault a Braquemont

Da Ault a Braquemont 11 giugno km 39 totale 489

Le previsioni del tempo per oggi danno pioggia, così diceva ieri sera una signora al campeggio
Mi avvio poco prima delle 08 per poter essere a Dieppe prima che chiudano i negozi.
Rifaccio un tratto della strada fatta ieri per raggiungere il campeggio quindi raggiungo la statale e vado in direzione Le Treport.

La strada a quest'ora del mattino è molto trafficata, per fortuna il bordo è praticabile e mi muovo velocemente.
In due ore arrivo a Eu e finalmente posso mettere qualche cosa nello stomaco, qui non c'è nulla se non dei centri commerciali, quindi proseguo per Le Treport.
In pochi minuti raggiungo il centro abitato e qui mi perdo alla ricerca della strada che mi porti a Criel sur Mer. 

Dopo avere girato un poco il porto, avere chiesto a diverse persone, consultato il gps chiedo a due vecchietti seduti su una panchina che mi danno le giuste indicazioni. Finalmente qualche bella foto, che pubblicherò non appena riuscirò a caricarle sul tablet.
Uscendo da Le Treport guardo i segnali stradali e le distanze che indicano, Dieppe a 29 km e Criel a 7 km, dopo alcuni km ricontrollo altri segnali che stavolta mi danno Criel a 2 km mentre Dieppe a 26 km: misteri della geometria e dell'aritmetica.

Giunto a Criel decido di fermarmi a bere qualche cosa, poco prima di entrare in paese la strada devia sulla sinistra.
Mentre son fermo al bar chiedo di nuovo e mi dicono che la strada più breve è quella che attraversa il centro abitato, almeno una volta ne ho fatta una buona.
Purtroppo il tratto è breve in quanto, dopo un paio di km, devo riprendere la statale con il suo traffico e la sua pericolosità.
Attraverso Toqueville sur Eu, Biville sur Mer e San martin en Campagne, qui mi fermo un momento a prendere del pane, e finalmente dopo due giorni, una fetta di flan, non avendo pranzato.
L'ultimo tratto che porta a Dieppe è veramente molto pericoloso, giunto all'altezza di Braquemont, decido di deviare anche perché il piede mi da fastidio ed in paese c'è un campeggio, inoltre mancano meno di 5 km a quel centro.

Il campeggio è il meno bello tra quelli fino ad ora frequentati, se si esclude quello di Stonehenge, ma almeno li avevano un posto fisso dove ripararsi inoltre avevano il wifi.
Durante il pomeriggio ha piovuto almeno tre volte, ma non appena mi mettevo la mantella smetteva, meglio così, anche se io speravo che le previsioni fossero riferite alla la roulotte della signora.

Mentre son qui che "tasteggio", direbbe il traduttore di google, nuvole minacciose si fanno avanti da ovest-sud-ovest e non è la nebbia delle serate dei giorni scorsi, il proprietario mi dice che per domani il tempo sarà "così-così", mi auguro solo che inizi a piovere dopo che sono partito, sistemare le cose mentre piove non è il massimo e fermarmi qui per un giorno proprio non ne ho voglia.